Intervista

La parola a... Richard Deakin - Ceo NATS

Ceo NATS


[Cleared n°9 - anno VIII - Ottobre - 2011]

 

Richard Deakin è stato nominato Amministratore Delegato della NATS il 1 aprile 2010. Precedentemente, è stato Primo Vice Presidente della Divisione sistemi aeronautici per la Thales e membro del Comitato esecutivo dell'azienda. La Divisione, con sede a Parigi, ha registrato un volume di affari di 1,8 miliardi di Euro ed aveva un organico di 7 mila dipendenti in tutto il mondo. La carriera di Richard ebbe inizio oltre 25 anni fa come apprendista ingegnere presso la BAE Systems, società nella quale ha trascorso 17 anni svolgendo diversi ruoli, diventando alla fine, Vice-Presidente della Divisione Commerciale aerospaziale, con sede a Farnborough.Dopo il trasferimento alla TRW Aeronautical Systems come Direttore delle Operazioni europee, Richard ha diretto nuovi stabilimenti per la produzione di sistemi aeronautici ad alta precisione nel Regno Unito, in Francia e in Germania. Prima di entrare nella Thales, Richard ha trascorso qualche anno come Direttore dei Programmi del Gruppo per la GKN Aerospace Services.Richard è ingegnere iscritto all'Albo inglese ha conseguito la laurea in Ingegneria Aeronautica con il massimo dei voti presso l'Università di Kingston, ed una laurea MBA della Cranfield School of Management. E' anche socio della Royal Aeronautical Society; nel gennaio del 2006 gli viene conferito un Dottorato ad honorem presso l'Università di Kingston.


Quali sono le sfide principali da affrontare tra i provider di servizi di navigazione aerea, e più specificatamente nella NATS, con la piena implementazione del pacchetto SES2?

Il Cielo Unico Europeo presto diventerà realtà. L'istituzione dei blocchi funzionali per lo spazio aereo, la creazione di obiettivi di rendimento a livello europeo, l'incarico di Eurocontrol alla direzione della rete e l'accelerazione dell'implementazione del SESAR testimoniano il fatto che lo Spazio Unico Europeo non è più soltanto un auspicio politico.

Mentre il contesto europeo si evolve, si sono anche evolute le esigenze dei nostri clienti. L'industria delle linee aeree sta subendo molte pressioni. Siamo ancora in mezzo alla recessione economica, e la crisi politica in Medio Oriente ha spinto in alto i prezzi petroliferi. Per sopravvivere a questa recessione, le linee aeree nostre clienti sono alla continua ricerca di modi per migliorare l'efficienza delle proprie operazioni, e per ridurre i costi. Come provider, noi svolgiamo un ruolo importante appoggiando i clienti di fronte a questa minaccia molto concreta. Dobbiamo cercare modi per ridurre i loro costi, e allo stesso tempo per mantenere gli attuali livelli di sicurezza o di rendimento. La sfida dei provider sarà di trovare un punto di equilibrio tra la fornitura continua di un servizio di alto livello ai nostri clienti e, allo stesso tempo, la promozione della maggiore efficienza nelle nostre imprese.NATS ha appena lanciato una nuova strategia per il futuro - "Il rendimento attraverso l'innovazione". Lo scopo di questo programma è di assicurare che NATS abbia un futuro sostenibile in quest'ambiente pieno di sfide e di stimoli.


Inizia tra qualche mese il primo periodo di riferimento del Piano di rendimento. Quale sarà l'impatto su NATS?

Il primo periodo di riferimento del Piano di rendimento rappresenta una grossa sfida per NATS. Il Piano nazionale di rendimento britannico punta su obiettivi di riduzione dei costi e su obiettivi di rinvio con incentivi economici. Tutto ciò richiederà uno sforzo collaborativo da parte di tutto il nostro personale al fine di scoprire modi nuovi ed innovativi per migliorare i nostri risultati.

In modo da poter assistere i clienti a migliorare l'efficienza delle operazioni, NATS ha introdotto un nuovo obiettivo di verifica dell'efficienza del volo in grado da misurare il nostro rendimento, in termini del percorso orizzontale e della traiettoria verticale degli aeromobili. Ne dovrebbe derivare un enorme beneficio ai nostri clienti, visto che le rotte di navigazione aerea più dirette consentiranno agli operatori una riduzione dei costi del carburante e delle emissioni di CO2. Evidentemente, il raggiungimento degli obiettivi in termini dei costi e della capienza, oltre al nuovo obiettivo di efficienza di volo, richiederà un'attenta gestione e programmazione operativa.
 
Come vede l'evoluzione del nuovo ruolo delle ANSP europee in Europa con specifico riferimento all'alleanza A6?

Lo spazio aereo europeo è tra gli spazi più trafficati del mondo, con oltre 33 mila voli giornalieri ed un'alta densità aeroportuale. Sarà sempre più necessario un approccio collaborativo per assicurare una vera efficienza operativa in quest'ambiente complesso.

Una soluzione consiste nella creazione di Blocchi funzionali dello spazio aereo. Nel 2008, NATS fondava uno dei primissimi FAB con il provider irlandese, IAA. Negli ultimi cinque anni, abbiamo consegnato oltre 20 progetti per il miglioramento dell'efficienza dello spazio aereo, oltre ad assicurare 50.000 tonnellate di risparmi in termini di CO2.

Ma i FAB non costituiscono l'unica modalità di collaborazione tra provider per aiutare a migliorare l'efficienza dello spazio aereo europeo. La messa in opera dei nuovi sistemi secondo le regole SESAR, a sostegno della crescita futura del traffico aereo, richiederà anche un approccio paneuropeo. L'alleanza A6 costituisce un'ottima piattaforma in questo senso, convogliando i punti forti di tutti i membri per raggiungere l'esito prefissato, in questo caso per accelerare l'implementazione dei concetti e le tecnologie ATM della prossima generazione.
 
Quale è la strategia NATS in questo contesto?

Il settore dell'aviazione, e l'industria della gestione del traffico aereo (ATM) che ne fa parte, stanno subendo trasformazioni notevoli, e mentre il mondo continua ad evolversi intorno a noi, NATS deve rimanere all'avanguardia se desidera continuare ad avere successo.

Questo nuovo ambiente ci presenta sfide ed anche opportunità. Dobbiamo assicurare che il nostro business attuale continui ad essere sostenibile ed aprirsi ad altre aree commerciali.

Il nostro scopo è di non essere solo un ANSP in ambito prevalentemente inglese, ma di trasformarci in una società internazionale che fornisce una vasta gamma di prodotti e di servizi ai clienti attuali e a quelli nuovi. Partiamo dalle solide basi nel Regno Unito e vogliamo assicurare che i nostri prodotti e i nostri servizi siano ideati per rispondere alle esigenze dei clienti in un mercato competitivo.
Ormai i nostri sforzi vengono riconosciuti, ed abbiamo registrato di recente diversi successi nel Regno Unito e altrove.
 L'implementazione efficiente, sincronizzata e puntuale di SESAR rappresenta un fattore cruciale nella catena dei valori della modernizzazione del sistema ATM europeo. La strategia dei provider ha avuto buoni risultati fino ad oggi. Quali sono le prossime fasi che i provider dovrebbero intraprendere per salvaguardare il ruolo rilevante in tale situazione?

Sotto la supervisione dell'UE, le prossime fasi dei provider riguardano la collaborazione con i nostri partner industriali, in modo da stabilire priorità di implementazioni sostenibili, tali da assicurare benefici concreti alla rete. Da quel punto in poi dovremo decidere quanto investire, come investire ed entro quando.

La comunità dei provider ha senz'altro registrato successi nello stimolare l'attuale dibattito sull'implementazione di SESAR. Tuttavia, siamo solo all'inizio del percorso. Il nostro successo dipenderà, alla fine, dalla nostra capacità di conseguire benefici per la rete ATM e per i nostri clienti.