Intervista

La parola a... Paolo Pettinaroli - Presidente Comitato 8 Ottobre 2001

Presidente Comitato 8 Ottobre 2001


[Cleared n°10 - anno X - Novembre - Dicembre - 2013]

 

L'8 ottobre 2001 è una data drammaticamente importante per l'aviazione italiana che nessuno potrà mai dimenticare e che ha rappresentato l'anno zero da cui ripartire per tutte le organizzazioni impegnate in campo aeronautico. Qual'è stato in questi anni il contributo della Fondazione di cui Lei è presidente alla costruzione ed alla crescita generale della Safety?

L'incidente di Linate ha sconvolto profondamente l'Italia, creando sgomento in tutta la popolazione per l'entità della tragedia. Questo causò una immediata reazione da parte delle autorità competenti e delle Istituzioni (Regulators, service providers, agenzia di sicurezza aerea), reazione che portò anche ad una riorganizzazione e revisione della catena di responsabilità interna dei singoli enti, ivi compresa la riforma della parte aeronautica del codice della navigazione. La costituzione dopo l'incidente del comitato 8 ottobre prima e della Fondazione 8 ottobre successivamente, ha contribuito in modo costante concreto ed importante a questa trasformazione. Il percorso intrapreso, fatto da dibattiti, riunioni, incontri, contributi professionali ecc..., sempre svolti da professionisti a titolo gratuito, è stato un elemento propulsivo per questo momento di innovazione. La propria azione è culminata con l'organizzazione a Milano e per la prima volta in Italia del seminario mondiale della FSF (Flight Safety Foundation) del novembre 2010 cui parteciparono oltre 650 delegati e 52 Paesi.

 

Cosa è cambiato nella cultura della sicurezza aerea nazionale a 12 anni di distanza da quel tragico evento?

Apparentemente vi sono stati interventi profondi, ma l'incidente accaduto a Palermo, nel 2010, e quello successivo del febbraio 2013 a Roma Fiumicino, ci ha fatto riconsiderare in modo più obiettivo questa convinzione, rendendoci consapevoli che, forse, i cambiamenti sono stati più cosmetici che reali. Continuiamo ad impegnarci affinché la cultura della sicurezza del volo possa più autenticamente entrare nel modus operandi di dirigenti ed addetti ai lavori del mondo dell'aviazione commerciale.


Da qualche anno Lei è entrato a far parte del Board della Flight Safety Foundation, l'organizzazione internazionale per  la sicurezza aerea. Quali sono i risultati raggiunti e cosa si deve ancora migliorare per aumentare le performance di Safety a livello europeo?  C'è collaborazione tra i vari Stati sulla sicurezza aerea?

Paradossalmente, i risultati da noi ottenuti sono stati più concreti ed apprezzati a livello internazionale che nazionale. Il lavoro elaborato dalla nostra Task Force Tecnica e presentato ai massimi livelli mondiali per la safety, è stato accolto con grande interesse ed inserito nei topics per gli obiettivi da raggiungere da parte del board of directros della FTF, sia per quanto attiene la Just Culture che per quanto attiene la protezione delle informazioni per la safety (Anonymus Report).  In merito alla collaborazione tra i vari Stati, pur essendo un aspetto fondamentale per l'implementazione della safety, c'è ancora molta da fare per la costituzione di banche dati comuni idonee allo scambio di informazioni indispensabili per il miglioramento. Il direttore  della Task Force Tecnica della Fondazione 8 Ottobre,  Radini, è stato invitato come observer alla recente assemblea generale ICAO, tenutasi a Montreal nello scorso mese di ottobre, alla quale anche il sottoscritto ha partecipato in qualità di observer, facente parte del gruppo ACVFG (Air Crash Victims Family Group"). La fondazione è anche inserita nella EAC (European Advisor Comittee) della FSF  partecipando regolarmente agli incontri. L'impegno internazionale della Fondazione in tal senso è continuo costante ed attento, anche se molto oneroso.

 

Il Comitato 8 ottobre 2001, nel novembre del 2010 ha premiato ENAV per "la trasformazione della Società in un modello di progresso, efficienza e professionalità riconosciuto a livello internazionale". Qual è il suo pensiero sull'ENAV di oggi?

Confermiamo il nostro apprezzamento nei confronti di ENAV ed oggi rinnoviamo ancora una volta il riconoscimento a suo tempo fatto all'Ente che ci ha costantemente supportato nell'organizzazione di tutte le iniziative della Fondazione, in particolare, lo IASS 2010 di Milano. Alla luce dei miei numerosi viaggi all'estero per l'impegno della Fondazione, posso sicuramente affermare di aver sentito sempre parlare in modo positivo di ENAV.