Intervista

La parola a...Nicola Privato - Regional Manager Southern Europe & Africa DNV GL Business Assurance

Regional Manager Southern Europe & Africa DNV GL Business Assurance

[Cleared n°1 - anno XIV - gennaio 2017]

 

La parola a...Nicola Privato - Regional Manager Southern Europe & Africa DNV GL Business Assurance

Lei è a capo di DNV GL, uno degli enti di certificazione più importanti a livello mondiale, per tutto il Sud Europa e l’Africa. Ci aiuta a capire quale è il vero valore della certificazione?

Le norme internazionali sono “la spina dorsale” della nostra Società. Garantiscono la sicurezza e la qualità dei prodotti e dei servizi, facilitando il commercio internazionale ed aiutando a migliorare l'ambiente in cui viviamo.  Se dovessi riassumere in poche parole il vero valore della certificazione è proprio il fatto che l’attestazione di conformità ai requisiti delle norme internazionali instaura un legame di fiducia fra le parti interessate, siano essi consumatori finali o aziende, assicurando che  prodotti, sistemi e organizzazioni siano sicuri, affidabili e rispettosi dell'ambiente.

Negli ultimi anni la percezione delle certificazioni da parte delle aziende è molto cambiata, passando dall’essere vissuta come un processo di adempimento di obblighi, siano essi volontari o legislativi, a essere vista come uno strumento utile per il controllo dei processi produttivi e una guida per la cultura gestionale. Sempre di più infatti osserviamo che le aziende stanno integrando il loro sistema di gestione nel modello di Business traendone molti vantaggi in termini di integrazione dei processi e efficienza delle attività.

Per un’azienda, in effetti, la certificazione rappresenta una garanzia del proprio operato e un passaporto importante per il mercato, oltre ad offrire una serie di vantaggi specifici che dipendono dal tipo di standard di riferimento adottato.

Inoltre, la certificazione contribuisce a rafforzare la reputazione, visto che conferma la capacità dell’azienda di tenere sotto controllo i rischi e di gestirli in modo coerente, evidenziando l’impegno per il miglioramento continuo. Aspetto centrale soprattutto oggi che l’attenzione alla sostenibilità è sempre più alta, tanto che anche gli standard sia di prodotto, sia di sistema hanno inglobato specificatamente aspetti di sostenibilità, come avvenuto nella recente evoluzione della norma di gestione della qualità più conosciuta e usata al mondo: la ISO 9001.

 

ISO 9001: come è cambiata con la revisione del 2015? È ancora la norma di riferimento per la gestione della qualità?

C’era chi la vedeva come una norma “in declino” già 10 anni fa, ma oggi la ISO 9001 è più viva che mai. Nata 30 anni fa – proprio quest’anno cade il suo trentennio - ha avuto una massiccia diffusione anche in Italia, tanto da farne il secondo Paese con il maggior numero di certificati emessi. Nel mondo infatti, i certificati sono più di un milione ed ancora oggi è la norma più apprezzata e rappresenta la base per tutte le norme di gestione  per la qualità

La revisione del 2015 ha apportato modifiche che impongono una maggiore attenzione al contesto in cui le aziende operano e ai rischi che possono minacciare la sostenibilità del loro business.

L’obiettivo di focalizzarsi sul contesto è duplice: individuare i rischi potenziali da un lato, ma anche cogliere le opportunità determinate dalle situazioni specifiche, tenendo conto delle aspettative e delle necessità di tutte le parti interessate, dall’altro.

Si è dunque assistito a un’evoluzione del concetto di qualità. Il cliente e la sua soddisfazione sono sempre centrali, ma si è passati dalla qualità intesa come conformità a una serie di requisiti, alla qualità che non prescinde dalla sostenibilità. La qualità diventa, dunque, la capacità di coniugare il buon esito delle performance aziendali con il rispetto del mondo e con la creazione di valore condiviso per il contesto in cui si opera ed, in ultima analisi, per la Società.

 

Si dice che una norma evolva quando è obsoleta. Lei cosa ne pensa?

I processi di definizione delle norme internazionali ne prevedono la revisione a cadenza regolare, tipicamente ogni cinque anni, proprio per evitarne l’obsolescenza e rimanere al passo con i tempi, recependo le migliori pratiche disponibili a livello mondiale e tenendo conto dei bisogni e le necessità del mercato e del mondo che cambia. Proprio per questo tipicamente il processo di aggiornamento di una norma parte proprio con un’indagine condotta su tutti gli utilizzatori, tesa a verificare i punti di forza e di debolezza della versione in vigore. Un comitato di esperti internazionali provvede poi a definire i cambiamenti necessari; è un aspetto necessario per garantire che le norme continuino a essere efficaci.

Cosa dovrà fare ENAV per affrontare la transizione alla nuova norma ISO 9001: 2015?

La revisione della norma ha rinnovato e rimarcato il valore della leadership aziendale per il ruolo centrale che gioca nel coinvolgere tutti i livelli organizzativi nel sentirsi responsabili del futuro dell’organizzazione, introdotto il concetto di contesto come ambiente dove opera l’organizzazione e posto l’accento su quello che noi chiamiamo “risk based thinking” - ossia la capacità di individuare rischi e opportunità per il business.

Da questo punto di vista ENAV ha un vantaggio poiché dispone già,  per la natura intrinseca del suo “core business”, una gestione del rischio fortemente integrata nei processi operativi, mentre per quanto riguarda la rispondenza ai nuovi requisiti nel caso dei processi di supporto potrà sfruttare le sinergie esistenti con il sistema di gestione dei rischi richiesto dal Codice di Autodisciplina per le Società quotate.

I passi da affrontare sono poi ben riassunti in un documento (ID9) pubblicato da IAF (International Accreditation Forum) che raccomanda che le Organizzazioni che intendano applicare la nuova ISO 9001:2015, migrando il sistema strutturato secondo le vecchia versione, debbano: identificare i gap organizzativi, sviluppare un piano di implementazione, strutturare percorsi di formazione e sensibilizzazione, aggiornare il sistema e definire con l’Organismo di Certificazione, nel caso di ENAV DNV GL, il piano di transizione.  

 

Qual è la valutazione complessiva di DNV GL sui Sistemi di Gestione del Gruppo ENAV ?

Il percorso di ENAV, dalla partenza del Sistema di Gestione per la Qualità nel 2007, è stato certamente degno di nota. Iniziato come risposta ai requisiti del Regolamento (CE) n. 2096/05 (allora in vigore) ENAV ha poi saputo sfruttare le potenzialità offerte dal Sistema nell’integrazione sia di tutti i processi aziendali che delle società del Gruppo. Sin dall’inizio, inoltre, ENAV ha saputo  coniugare il Safety Management System con il Sistema di Gestione per la Qualità valorizzando ed armonizzando le caratteristiche di entrambi a beneficio dell’efficienza evitando inutili sovrapposizioni e ripetizioni. La scelta poi, di certificare il Sistema di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni nel contesto del Security Management System è stata, a mio avviso, strategica visto che uno dei “mega trend” che investiranno il mondo del business nell’immediato futuro è la trasformazione digitale.

Le ultime verifiche hanno confermato che il Sistema di Gestione per la Qualità ha consolidato i processi e che, allargando il perimetro di controllo anche a quei processi non strettamente previsti dalla norma, è diventato un vero e proprio strumento di gestione. Potremmo definirlo in maniera più appropriata ed allargata un vero Business Management System.

Un ultimo cenno poi alle “persone ENAV”. Il sistema è vissuto dal personale come un set di regole per l’attuazione dei processi aziendali che supportano e aiutano nel lavoro quotidiano. Dimostrazione ne sono le discussioni, sempre intense e costruttive, che avvengono durante tutto il periodo della verifica e nella presenza e attenzione posta da tutta l’alta Direzione nel corso della presentazione dei risultati finali.

Quest’anno “celebreremo” i 10 anni di certificazione. Sarà certamente un momento in cui avremo l’opportunità di fare un bilancio di come i sistemi abbiano aiutato ENAV a raggiungere i propri obbiettivi sistematizzando e supportando il miglioramento continuo dei propri processi.

L’impegno di DNV GL continuerà ad essere quello di garantire il filo logico, di accompagnare la leadership aziendale in questo percorso di individuazione, salvaguardia e miglioramento continuo.