Intervista

La parola a...Marinella Massari, responsabile ACC Milano

Responsabile ACC Milano

[Cleared n°4 - anno XVI - aprile 2019]

La parola a...Marinella Massari, responsabile ACC Milano

 

Marinella dal 1° april e scorso hai assunto l’incarico di responsabile del Centro di controllo d’area di Milano diventando in Italia la prima donna in questo ruolo. Te lo aspettavi?

Nel momento in cui mi è stato proposto non me lo aspettavo in quanto non immaginavo di essere scelta per un ruolo di grande responsabilità come questo. Ciò non ha nulla a che fare con il fatto di essere donna in quanto nella mia carriera ho ricevuto molti incarichi importanti che sono sempre stati chiare dimostrazioni della fiducia riposta in me.

 

● Quante donne svolgono il tuo lavoro in Europa? Hai già avuto modo di confrontarti mai con loro? Pensi abbiano le tue necessità, i tuoi dubbi, affrontino i tuoi rischi?

Non so quante esattamente svolgano il mio lavoro in Europa. Posso dire che l’Operations Director di NATS è una donna e che in passato ho incontrato diverse donne in ruoli di dirigenti operativi, safety e altro. Immagino che necessità, dubbi e rischi siano per gran parte simili ma in parte diversi perché influenzati dai diversi contesti socio-culturali che caratterizzano ogni Paese.

 

I l mondo del traffico aereo è tuttora appannaggio “maschile”, i numeri parlano chiaro…Vuol dire che hai dovuto dimostrare di essere “più brava” dei colleghi maschi? Di essere in “gambissima”?

Se diamo per assodato questo dato, credo di essere stata molto fortunata in quanto non ho percepito di dover dimostrare nulla più di chiunque altro. Mi è stata data la possibilità di lavorare con le medesime opportunità di altri e le mie “caratteristiche” sono state ritenute idonee agli incarichi che mi sono stati affidati di volta in volta.

 

● Che rapporto hai con i colleghi? E con le colleghe?

Ho sempre avuto un ottimo rapporto con tutti e ci tengo molto a lavorare in armonia e in sintonia con i colleghi.

 

● Una professione “particolare” quella del CTA, non nota a tutti. Ora devi stare “sul pezzo” in maniera diversa non più in cuffia. Come si svolge la tua giornata?

Grazie a diversi incarichi ricoperti fuori dalla sala operativa, anche in ambito internazionale, negli anni scorsi ho avuto modo di confrontarmi, in ambienti tra i più disparati, con persone provenienti da altri contesti operativi e di altre culture, esperienze che sicuramente mi torneranno utili nel mio nuovo ruolo. La mia giornata si svolge prevalentemente in ufficio, cercando di rispondere alle numerose sollecitazioni e necessità che il ruolo impone e al contempo cercando di mantenere un link quotidiano con l’ambiente operativo. La parte più complessa riguarda la gestione del tempo che cerco di rendere più efficiente possibile. La strada è ancora lunga ma d’altra parte sono appena all’inizio.

 

Marinella intanto ti facciamo in bocca al lupo rivolgendoti un’ultima domanda: se non avessi fatto il CTA che mestiere avresti voluto fare?

Vi ringrazio moltissimo. Ho molti interessi ma tra le figure professionali che mi hanno sempre attratto ci sono l’archeologo, il medico, l’interprete.