Intervista

La parola a... Luc Laveyne - ACI Europe - Senior Adviser ATM-Eurocontrol

ACI Europe - Senior Adviser ATM-Eurocontrol


[Cleared n°9 - anno XI - Ottobre - 2014]

La parola a... Luc Laveyne - ACI Europe - Senior Adviser ATM-Eurocontrol

 

ACI EUROPE è l'organizzazione che rappresenta oltre 450 aeroporti in Europa. Qual è il ruolo degli aeroporti e della Sua organizzazione nel più ampio sistema di trasporto aereo?
Innanzi tutto, dobbiamo chiarire cosa s'intende con la parola "aeroporti": nel sistema di trasporto aereo, gli aeroporti sono luoghi in cui operano diversi attori della filiera del trasporto aereo (compagnie, fornitori di servizi di navigazione aerea, fornitori dei servizi di assistenza a terra, gestori aeroportuali, etc.). Se ci si limita a parlare dell'aeroporto come infrastruttura, è ovvio che un sistema di trasporto aereo non esisterebbe senza aeroporti. Lo slogan di ACI-Europe lo conferma: ogni volo comincia da un aeroporto.
Se, d'altro canto, parliamo di gestori aeroportuali, designiamo essenzialmente il ruolo di fornitori di connettività per una certa popolazione. Le connessioni possono essere verso altre destinazioni dello stesso paese, altre destinazioni europee o altre destinazioni mondiali. Gli aeroporti svolgono un ruolo essenziale nel soddisfare fabbisogno di trasporto della popolazione. Gli aeroporti divengono sempre più nodi essenziali della rete di trasporto intermodale che interconnette il trasporto su terra a quello via aria, su ferro (e talvolta anche via mare).

 

Come fanno fronte gli aeroporti alle esigenze del sistema di trasporto aereo?

Sulla scia di quanto asserito, la connettività è essenziale per i paesi, le regioni, le città e le loro popolazioni. Gli aeroporti devono essere sufficientemente capienti per soddisfare le esigenze di connettività delle loro regioni e popolazioni. Questa sarà una delle sfide fondamentali cui dovrà far fronte il mondo politico. Se alla capacità che si sta creando nello spazio aereo non corrisponde altrettanta capacità a terra, il Cielo unico europeo non comporterà vantaggi apprezzabili per i passeggeri.
Un piano di crescita futura è essenziale anche "a terra", nonostante le incertezze economiche. Gli aeroporti sono investimenti difensivi a lungo termine ma sappiamo che, nonostante il rallentamento economico, è prevedibile una crescita a lungo termine. I gestori aeroportuali sono sopravvissuti alle sfide economiche e devono ora pianificare il loro futuro sulla base di un fabbisogno nel medio e lungo termine. Inoltre, come volani di crescita economica, i gestori aeroportuali devono essere incentivati ad investire a vantaggio dei passeggeri e delle collettività locali che servono.
Come gestori aeroportuali ci assumiamo le nostre responsabilità per ottenere una "licenza di crescita", ma i processi di pianificazione e le decisioni politiche che tali responsabilità comportano dovranno essere più performanti. Ora più che mai il controllo del traffico aereo rappresenta un fattore fondamentale per contribuire a creare la capacità necessaria. Se le infrastrutture a ciò preposte riusciranno ad offrire una capacità prevedibile, i gestori aeroportuali e, soprattutto, i passeggeri ne trarranno vantaggio. Tutti i partner del trasporto aereo dovranno collaborare perché l'agenda del trasporto dell'Unione europea possa annoverare, fra i temi prioritari, la questione della carenza di capacità.

 

La cooperazione fra gli attori chiave sta aumentando sempre più. Quali benefici sono già stati conseguiti e quali possiamo prevedere per l'immediato?

La cooperazione fra gli attori chiave è uno dei mutamenti paradigmatici attualmente in atto, sebbene avvenga a ritmi troppo lenti. Questi attori dovranno attraversare due fasi di evoluzione: da una condizione di lavoro isolato su un unico aeroporto a una situazione collaborativa in un sistema reticolare, in cui gli aeroporti rappresenteranno i nodi cruciali.
L'A-CDM degli aeroporti comporta già un certo numero di benefici, ma quelli più importanti saranno dati dalla realizzazione su vasta scala di funzionalità essenziali, che comporteranno vantaggi in termini di convenienza economica, tutela ambientale, safety e capacità. Quel che più conta, però, è che i benefici siano mirati al miglioramento dell'esperienza per il passeggero. Nel futuro immediato noi operatori dell'industria del trasporto aereo dobbiamo puntare all'eccellenza nella gestione dell'infrastruttura critica di questo settore. Elementi indispensabili a tale scopo sono gli investimenti, le nuove tecnologie e le procedure. La realizzazione sincronizzata e coordinata di simili investimenti permetterà di ottenere risultati migliori di quelli finora ottenuti. Ma è comunque essenziale che l'infrastruttura aeronautica critica, la rete, sia gestita a vantaggio del cliente, ossia del passeggero.Credo che l'eccellenza nella gestione richieda anche un cambiamento del modus operandi. I soggetti operativi dovranno collaborare più da vicino per assicurare l'efficienza dell'infrastruttura aeronautica critica. Credo pertanto che dovremo assumerci le nostre responsabilità, come soggetti operativi, ed esplorare le possibilità di partnership industriali per alcuni dei ruoli essenziali. Questo obiettivo è anche supportato dal livello politico nell'ambito del Single European Sky2 .
 
L'efficienza dei sistemi che operano in rete come può essere migliorata dagli aeroporti e dai fornitori di servizi di navigazione aerea (ANSP) per risolvere i problemi di capacità aeroportuale?
Gli ANSP e i gestori aeroportuali dovranno mettere insieme le proprie forze per risolvere i problemi di capacità. Dovremmo unire i nostri sforzi a livello politico per rifocalizzare la nostra attenzione sui problemi di capacità, collaborando anche a livello locale per far fronte alla penuria di capacità dei singoli aeroporti.
Dovremo creare una "massa critica" sufficiente per aver successo sul piano politico e locale. Ciò che è certo è che a livello locale i gestori aeroportuali, gli ANSP ed i vettori aerei non sarebbero oggi in grado di risolvere il problema se agissero autonomamente.
A livello politico, crediamo che non abbia senso limitare l'obiettivo di capacità agli spazi aerei dell'UE. Ricordo ancora che ogni volo comincia da un aeroporto, pertanto qualora all'obiettivo di capacità dello spazio aereo non corrisponda un obiettivo di capacità a terra, il beneficio sarà marginale. Riteniamo insomma che, per la nostra società, l'obiettivo dovrà essere di permettere all'Infrastruttura Aeronautica Europea di gestire il triplo del traffico attuale.
A livello locale dobbiamo coordinarci per assicurare una realizzazione efficace di progetti orientati sulla performance finalizzati a migliorare l'esperienza del passeggero:

- Creare una tabella di marcia comune Aeroporti/ANSP/Vettori aerei a livello locale.

- Collegare tale tabella di marcia agli obiettivi di performance stabiliti dall'organo di valutazione delle prestazioni (PRB)

- Operare in un contesto culturale di processo decisionale collaborativo (CDM)

- Rivedere insieme il processo del Programma di Realizzazione, con la sincronizzazione ed il coordinamento del Gestore della Realizzazione.