Intervista

La parola a...Ivan Bassato - Direttore Airport Management Aeroporti di Roma

Direttore Airport Management Aeroporti di Roma


[Cleared n°9 - anno XIII - ottobre 2016]

La parola a...Ivan Bassato - Direttore Airport Management Aeroporti di Roma

 

 

Le Società di gestione aeroportuali sono soggetti fondamentali nel settore del trasporto aereo; qual è il ruolo di queste organizzazioni per lo sviluppo della competitività del territorio?

Lo scenario di mercato è estremamente complesso. Le Società di gestione hanno il compito di coordinare tutti i principali soggetti operanti in aeroporto (es. linee aeree, handler), attraverso le più efficaci soluzioni organizzative. L’obiettivo di Aeroporti di Roma, come società di gestione del principale aeroporto nazionale, è  raggiungere livelli sempre più elevati di sicurezza, qualità ed efficienza operativa, per eccellere nel mercato internazionale di riferimento. Sforzi che vengono evidentemente ripagati dal giudizio dei passeggeri. Secondo le rilevazioni effettuate da ACI - Airport Council International, associazione internazionale che misura attraverso interviste ai passeggeri la qualità percepita in circa 250 aeroporti nel mondo – infatti, nel terzo trimestre del 2016, il Leonardo da Vinci si è classificato, per gradimento dei viaggiatori, primo tra i grandi aeroporti dell’ Unione europea. Nel giro di un solo trimestre lo scalo della Capitale ha superato il precedente record. Si tratta della più alta performance mai registrata nella storia dello scalo.

 

ADR ed Enav da sempre lavorano insieme per garantire sicurezza e puntualità a passeggeri ed aeromobili. È il caso dell’A-CDM che sta producendo benefici operativi e che sta evolvendo in Europa come APOC (Airport Operations Centre). Come si pensa di rafforzare la nostra collaborazione in questo campo?

Il PCP (Pilot Common Project) propedeutico al raggiungimento dell’obiettivo del Single European Sky, ha individuato le funzionalità dell’ATM da sviluppare entro il 2024. Alcune di queste funzionalità richiedono una stretta collaborazione tra l’Air Navigation Service Provider e il Gestore aeroportuale. In quest’ottica, ADR è a fianco di Enav nella partecipazione alle iniziative promosse dal SESAR Deployment Manager. Dopo il raggiungimento dell’implementazione dell’A-CDM (Airport - collaborative decision making), che ha portato a importanti benefici anche nel nostro scalo, in termini di efficienza operativa, stiamo infatti collaborando con Enav al progetto di implementazione del sistema A-SMGCS  (Advanced Surface Movement Guidance and Control System) che ci consentirà miglioramenti sul fronte della capacità e della sicurezza delle operazioni. Sono in corso, inoltre, ulteriori progetti che ci condurranno all’implementazione dell’APOC - Airport Operations Centre, attraverso i quali sarà possibile ottimizzare i processi di decision making degli stakeholders aeroportuali, Enav e ADR su tutti.

 

Uno dei temi particolarmente caldi in questo periodo è l’applicazione in Italia del Regolamento n.139/2014 relativo alla conversione del Certificato d’aeroporto. Qual è l’attività che ADR ha messo in campo per il suo completamento ?

ADR ha verificato la conformità a circa 1220 requisiti tecnico infrastrutturali e 815 requisiti di processo e organizzativi, in un lungo percorso di preparazione alla conversione del certificato durato circa due anni.

Il regolamento mette i gestori al centro del sistema aeroportuale come garanti del funzionamento sicuro degli scali. La società di gestione assume, pertanto,  il ruolo di coordinatore dei soggetti privati e pubblici in materia di safety delle operazioni, con particolare riferimento all’Airside aeroportuale.

I ruoli chiave della gestione di scalo, introdotti dal regolamento, sono inquadrati nell’ambito di una struttura organizzativa che prevede già le figure dei Post Holder e del Safety Manager – delineate dall’attuale quadro regolamentare nazionale – cui si aggiungono il Compliance Monitoring Manager e il Training Manager,  nuove figure centrali, richieste dal Regolamento europeo, a supporto dell’ Accountable Manager. Quest’ultimo attualmente ha la responsabilità del funzionamento dello scalo in sicurezza, garantendo la disponibilità delle risorse umane - opportunamente  qualificate e formate - e di quelle economiche, necessarie al mantenimento dei requisiti di certificazione e quindi dei livelli di sicurezza stabiliti dalla regolamentazione europea. Per quanto riguarda le nuove figure:

- il Compliance Monitoring Manager è responsabile della verifica, attraverso audit puntuali, della conformità ai requisiti regolamentari  dell’organizzazione e di alcuni processi di Soggetti esterni che si svolgono nelle aree dedicate alla movimentazione degli aeromobili;

- il Training Manager si occupa dell’addestramento alle norme e alle buone pratiche di safety, affinché il personale impiegato nelle operazioni aeroportuali sia adeguatamente qualificato e consapevole, per garantirne lo svolgimento in totale sicurezza.

Le altre principali responsabilità organizzative sono: il “Post Holder Manutenzione”, il “Post Holder Area di Movimento”, il “Posto Holder Terminal”, il “Poso Holder progettazione”, il Safety Manager.

Nel processo di preparazione alla conversione, ADR ha disposto una task force specializzata con addetti dedicati alla verifica e alla modifica di processi, organizzazione aziendale, infrastrutture e impianti, per il raggiungimento  della conformità ai nuovi requisiti regolamentari.

Il processo si sta concludendo positivamente con la fase di istruttoria finale che, secondo l’attuale piano, vedrà lo scalo di Fiumicino certificato secondo la nuova regolamentazione entro la fine del mese di novembre.

 

Come gli aeroporti, e nello specifico ADR, stanno affrontando le previsioni di crescita del traffico aereo?

Negli ultimi due anni gli investimenti di ADR hanno avuto una forte accelerazione. Entro dicembre 2016 verrà inaugurata e resa operativa la nuova area di imbarco a cui sarà collegato il nuovo molo per il traffico extra-Schengen. Le nuove aree - di  circa 90.000 mq aggiuntivi - potranno ospitare oltre 6 milioni di passeggeri in più all’anno, attraverso 22 nuovi gates. Di questi, 14 saranno dotati di loading bridge. All’interno dell’area di Imbarco verrà realizzato, su due piani,  il più grande Airport Mall d’Europa. L’investimento per le nuove aree è di 390 milioni di euro. La nuova infrastruttura fa parte di un piano di sviluppo, approvato da e seguito passo passo con Enac  proprio per rispondere alle stime di crescita del traffico nei prossimi anni, con un aeroporto adeguato alle esigenze dei viaggiatori e ai migliori standard internazionali, in termini di qualità per un aeroporto di riferimento sul Mediterraneo. Aumento dei passeggeri significa anche necessità di crescita delle performance dell’aeroporto. La collaborazione tra Enav ed ADR in questo senso è molto forte. In ambito operativo, ad esempio, è stato da poco implementato il sistema di Aeronautical Data Quality (ADQ) che permette di gestire e comunicare i dati aeronautici nei casi in cui fonte la originaria è ADR. Questo nuovo programma ci consente di rispondere a quanto previsto dalla normativa internazionale (Reg. EU 73/2010),  integrando i software attualmente utilizzati da ADR ed Enav in anticipo rispetto agli obiettivi temporali dettati dalla normativa. Attività, come questa e molte altre in corso, di collaborazione proattiva tra le nostre aziende, consentono che il principale aeroporto italiano operi rispettando criteri di sicurezza ed efficienza operativa all’altezza delle aspettative nutrite per un aeroporto delle dimensioni e dell’importanza del Leonardo da Vinci.