Intervista

La parola a... Guenter Martis - IATA Director Safety, Operations & Infrastructure Europe

IATA Director Safety, Operations & Infrastructure Europe


[Cleared n°1 - anno VI - gennaio 2009]

Nato a Vienna, è entrato a far parte della Austrian Airlines nel 1977 dove è stato a capo del dipartimento di Ingegneria Avionica, nonché direttore dello Sviluppo Aeromobili e Flotta. Nel 2004 è entrato a far parte dell'Association of European Airlines (AEA) in qualità di Direttore Generale "Technical and Operations". Da novembre 2006 è direttore IATA, con sede a Bruxelles, per la Sicurezza, Operazioni e Infrastrutture in Europa. Rappresenta le esigenze delle linee aeree presso le istituzioni europee, Eurocontrol, ICAO, Air Navigation Service Provider e i costruttori aerospaziali. Ha svolto un ruolo fondamentale nell'istituzione del airspace-user team in SESAR e lavora a stretto contatto con CANSO per le tematiche europee ATM.

Come vede il ruolo di ENAV nel nuovo contesto del Single European Sky (SES)?
Con il pacchetto SES II stiamo entrando in una nuova era di sviluppi ATM in Europa. I legislatori ci hanno messo parecchio tempo per capire che abbiamo urgentemente bisogno di modernizzare il frammentato sistema ATM. È ora di rimboccarsi le maniche e lavorare insieme per realizzare SES e SESAR. L'Europa potrebbe essere il leader mondiale di questi sviluppi. Ma non dobbiamo mai dimenticare che abbiamo bisogno di un sistema globalmente armonizzato e interoperabile, consentendo ad un aereo di volare senza intoppi in un sistema ATM globale. Per l'aereo, questo significa dover avere lo stesso equipaggiamento e dover seguire le stesse procedure ovunque. Mi sembra che alcuni paesi stiano esitando. Ci occorre una grossa spinta verso il cambiamento e l'innovazione, partner seri per lo sviluppo della rete europea ATM, che rispondano ai necessari requisiti circa la sicurezza, le capacità, l'ambiente e l'efficienza in termini di costi per la Comunità Europea, e che facciano anche di più. ENAV potrebbe svolgere un ruolo primario in questa fase di sviluppo. Ha già mostrato grande dedizione in più occasioni, sostenuta dal governo italiano.

E per quanto riguarda i FAB?
I FAB rappresentano un elemento importante per accelerare l'armonizzazione del sistema ATM europeo. Molte delle varie iniziative FAB non risultano essere convincenti in fatto di approccio e risultati. Il FAB BLUE MED a cui partecipa l'Italia sembra abbastanza promettente per quanto riguarda la razionalizzazione necessaria. Ciò di cui abbiamo bisogno è un cambiamento di mentalità, che permetta l'avverarsi dei progressi essenziali. Questo richiede un ripensamento del ruolo di ogni singolo individuo che ha a che vedere con l'erogazione di servizi della navigazione aerea sicuri ed efficienti. E' inoltre essenziale definire in modo chiaro l'interfaccia con i FAB limitrofi in modo tale da poter ottenere una rete ATM europea efficace.

È possibile lavorare all'interno di una partnership tra utenti e fornitori di servizi?
Queste enormi trasformazioni in atto che interessano il futuro sistema ATM basato sul SES necessitano un chiaro impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti. Nessuno può continuare ad agire in modo isolato. Un approccio collettivo richiede una rete di azioni e soggetti. Tutti i partner devono rendersi conto che questa è l'occasione per riformare questo ramo dell'industria; questa è un'enorme opportunità per ottenere i risultati sperati. E' fondamentale lavorare tutti insieme, seguendo le stesse linee, verso lo stesso obiettivo, come una vera partnership! Non c'è nulla da temere circa la perdita di posti di lavoro, poiché la transizione dal sistema attuale a quello futuro, che prevede una maggiore automazione, richiederà più personale che mai, per almeno due decenni. Ciò che cambierà sarà il profilo di lavoro di ciascun individuo, soprattutto il controllore di traffico aereo e il pilota. E noi dobbiamo spiegare chiaramente all'industria manifatturiera ciò di cui abbiamo bisogno e quanto siamo in grado di pagare. Un altro elemento essenziale è la standardizzazione delle infrastrutture di terra. Ci auguriamo di lavorare insieme ad ENAV sulle sfide che ci attendono, a beneficio dei nostri vettori aerei membri e, fondamentalmente, dei cittadini europei e dell'economia. Solo una vera cooperazione ci consentirà di soddisfare le esigenze della società per un trasporto aereo più sicuro, più ecologico e più efficiente.