Intervista

La parola a... Gabriel Giannotti Presidente di EANA (Empresa Argentina de Navegación Aérea)

Presidente di EANA (Empresa Argentina de Navegación Aérea)

[Cleared n°9 - anno XVI - ottobre 2019]

La parola a... Gabriel Giannotti Presidente di EANA (Empresa Argentina de Navegación Aérea)

 

Lei opera da tempo nel settore aeronautico: come ha iniziato la sua carriera e qual è la sua opinione del settore oggi?

Ho iniziato come pilota privato subito dopo le scuole superiori. Mi sono laureato in ingegneria industriale, ho fatto un master MBA e nel 1994 ho fatto il pilota alla Austral Líneas Aéreas volando per 25 anni come Comandante ed istruttore di volo. Prima di entrare in EANA ho lavorato nel CdA del gruppo Areolíneas Argentinas. Ad oggi, credo che il settore aeronautico si stia evolvendo molto più in fretta di prima. Noi di EANA abbiamo fatto della sicurezza uno dei nostri valori fondamentali. C’erano indubbiamente altre questioni urgenti da affrontare quando la società è stata fondata quattro anni fa: la capacità limitata, l’obsolescenza delle infrastrutture, l’inefficienza e gli standard di servizio inadeguati richiedevano ingenti investimenti, formazione intensiva e un cambiamento culturale. Adesso abbiamo voltato pagina.

 

EANA è uno degli ANSP più avanzati in America Latina: quali sfide, a livello operativo e tecnico, sono in cima alla vostra agenda?

Uno dei nostri obiettivi è diventare un provider di servizi di navigazione aerea di livello mondiale. Quando EANA è stata creata nel 2016, il servizio è stato trasferito alla società ed erano necessari potenziamenti su tutta la linea. Di conseguenza, stiamo attuando tutta una serie di iniziative.

A livello operativo, stiamo introducendo la tecnologia PBN in tutto il Paese – l’ottavo al mondo per estensione – e per la fine dell’anno raggiungeremo l’85% delle piste commerciali che offrono quell’opzione, secondo le linee guida dell’ICAO. Inoltre, abbiamo introdotto l’ATFM (Air Traffic Flow Management) – in cui siamo leader a livello regionale, insieme ai colleghi del Brasile – e stiamo incrementando il servizio di controllo radar a quattro FIR, con l’obiettivo di estenderlo alle cinque regioni per la fine del 2020.

Stiamo anche lavorando sodo per ridurre i ritardi dovuti all’ATC e abbiamo recentemente lanciato il progetto di ridefinizione della TMA BAIRES (fondato sulla tecnologia PBN), che è la nostra regione terminale più trafficata. La TMA (Terminal Control Area) ruota intorno a Buenos Aires e copre gli aeroporti pubblici e privati più attivi, così come gli aeroporti militari. Tra l’altro, l’italiana IDS fa parte del gruppo internazionale che ha ottenuto il contratto per attuare il lavoro di ridefinizione; il gruppo include anche ALG, il ramo dei servizi di consulenza di Indra, la tedesca DFS Aviation Services e la statunitense Tetra Tech.

Attualmente stiamo potenziando il nostro Data Center principale sostituendo gli ausili alla navigazione in tutto il Paese, inclusi 11 ILS (per aumentarli di categoria) e 14 VOR; stiamo inoltre lavorando per mettere in servizio un nuovo radar secondario che fornirà modo S e ADS-B il prossimo anno; modernizzando e potenziando altri 22 radar per adeguarli agli stessi standard, sostituendo tre radar primari con radar secondari nelle nostre aree più congestionate; infine introducendo nuove tecnologie nell’aeroporto di Ezeiza-Ministro Pistarini. Ezeiza è il nostro principale accesso internazionale ed è particolarmente nebbioso al mattino, proprio quando il traffico a lungo raggio in entrata è più intenso. Abbiamo installato delle videocamere HD sulla torre di controllo per coprire i punti ciechi durante i massicci lavori di ampliamento del terminal e si equipaggerà così la nuova Torre di controllo – adesso in costruzione – una volta completata la struttura il prossimo anno. Nel frattempo, abbiamo installato il nostro primo sistema AATAS all’aeroporto di La Plata, a sud di Buenos Aires. Adesso è in fase di prova e prevediamo di acquistare altre strumentazioni simili per integrare il nostro servizio di informazione aeronautica negli aeroporti a bassa densità di traffico. Contiamo anche di introdurre le torri digitali e, in più, stiamo rinnovando due moduli ACC e acquistando un nuovo simulatore ATC.

 

L’innovazione ha senza dubbio un ruolo primario nel settore del trasporto aereo. Le Torri Remote, i droni e le tecnologie satellitari rappresentano settori di attività chiave per gli ANSP in tutto il mondo: qual è la vostra visione del futuro?

Come pilota, l’innovazione è sempre stata una costante nella mia carriera: ogni nuovo tipo di aeroplano implicava dover imparare e conoscere a fondo una nuova tecnologia, quindi considero l’innovazione come un tratto distintivo del settore aeronautico. L’innovazione comporta anche nuove sfide, in particolare per quanto riguarda il fattore umano, questo non deve però impedirci di abbracciare le nuove tecnologie. La sfida sta nell’usare la tecnologia, e in particolare l’automazione, nella misura giusta – per mantenere il sistema in equilibrio. La tecnologia delle torri digitali, per menzionarne solo una, sta mostrando tutti i suoi vantaggi in Europa e speriamo di introdurla anche in Argentina. Discorso diverso per i droni. Benché possano essere utilizzati per intensificare i controlli della superficie degli aeroporti, quello a cui abbiamo assistito ultimamente nell’ambiente aeroportuale è diventato ben più di un problema di sicurezza: non dobbiamo permettere che un qualsiasi svitato interrompa le operazioni aeroportuali creando rischi alla sicurezza. Dal punto di vista dell’ATM, gli ANSP hanno accettato i droni come nuovi operatori dello spazio aereo, integrandoli nel loro sistema; questa situazione deve essere analizzata a fondo.

 

Quali sono le priorità principali di EANA per il futuro, a livello nazionale e internazionale?

Abbiamo fatto progressi incredibili, ma siamo ancora molto lontani dal dire che abbiamo superato tutte le nostre problematiche operative e tecnologiche e ciò nonostante i nostri grandi sforzi. Una volta completata questa attività, credo andrebbe considerata al possibiità di usare parte delle nostre entrate – ora investite completamente nel sistema – per rimborsare l’utenza in caso di disservizi o disagi. A livello internazionale, abbiamo fatto sì che collaborazione e integrazione diventassero parole chiave del nostro vocabolario. Con Brasile, Paraguay e Uruguay abbiamo posto le basi per una collaborazione transfrontaliera già nel 2017. Da allora, il Brasile ci ha supportato tantissimo nel nostro processo di trasformazione, aiutandoci a realizzare il nostro dipartimento di progettazione dello spazio aereo e a introdurre l’ATFM. Abbiamo anche ridefinito una regione terminale nel nord dell’Argentina per risolvere un problema operativo oltre il confine in Paraguay e ci scambiamo i dati radar così da poter vedere il traffico prima che entri nel nostro spazio aereo. Inoltre, abbiamo invitato l’Uruguay a partecipare alla ridefinizione della TMA BAIRES, in quanto gran parte di essa confina ad est con quel paese. Detto ciò, i nostri sforzi a livello internazionale vanno ben oltre la sola collaborazione transfrontaliera: EANA è membro attivo di CANSO ed è orgogliosa di avere la vicepresidenza di CADENA, la rete di scambio dati ATFM di CANSO per le Americhe. E infine, abbiamo formalizzato degli accordi di collaborazione con diversi ANSP di fama mondiale come ENAV per condividere le best practice e altre competenze operative.