Intervista

La parola a... Eamonn Brennan

DG EUROCONTROL

[Cleared n°10 - anno XVII - nov_dic 2020]

Eamonn

Il settore aeronautico sta affrontando nuove sfide a causa del Covid-19. Quali sono le principali misure che EUROCONTROL ha adottato a supporto del settore?

Considerato l’impatto straordinario del Covid 19 sul settore aeronautico, è stato chiaro fin dall’inizio che EUROCONTROL dovesse agire rapidamente per aiutare tutti gli stakeholder non solo a livello operativo, ma anche, e soprattutto, a livello finanziario. All’inizio di aprile gli Stati membri di EUROCONTROL hanno preso l’importante decisione di posticipare il pagamento di 1,1 miliardi di euro in tariffe di rotta, attenuando gli oneri immediati di liquidità delle compagnie aeree. A giugno, EUROCONTROL ha raggiunto un accordo con un importante consorzio di banche internazionali al fine di predisporre un massiccio programma di prestiti per 1,3 miliardi di euro a supporto di quegli ANSP i cui ricavi sono stati decimati dal crollo del traffico. Nel corso della crisi abbiamo lavorato a stretto contatto con gli stakeholder operativi nella gestione dei cambiamenti dei circuiti di traffico per aiutarli prepararsi per la ripresa, pur continuando a erogare i prodotti e i servizi che i nostri Stati membri e l’intero settore ci chiedono per gestire le loro attività quotidiane. Nei prossimi mesi continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere per sostenere i nostri stakeholder e aiutarli a tornare a tempi migliori.

 

La crisi ha messo in risalto l’importanza della cooperazione. In che modo possiamo sostenere la ripresa ed essere preparati per la crescita futura del traffico?

Il settore aeronautico ha lavorato davvero sodo per essere pronto alla ripresa, ma, alla fine, dipende tutto dai passeggeri, se vogliono o possono viaggiare. La normativa in continuo cambiamento e le quarantene esercitano ovviamente una pressione ancora maggiore sul nostro settore e non è assolutamente chiaro se portino vantaggio. C’è bisogno di più coerenza e chiarezza nell’identificazione del livello di rischio in Europa, ma è anche necessario un maggior coordinamento nell’approccio adottato dai vari Stati ai test, prima e dopo il viaggio; bisogna incrementare la disponibilità e l’utilizzo dei test.

 

Le compagnie aeree, gli aeroporti e gli ANSP saranno diversi dopo il Covid?

Sicuramente ci saranno cambiamenti in tutto il settore. Dobbiamo concentrarci sul ricostruire un sistema aeronautico più efficiente, flessibile e, prima di tutto, più sostenibile. Già vediamo che le compagnie aeree stanno ritirando i velivoli più vecchi e meno efficienti. C’è la tendenza verso l’uso di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF – Sustainable Aircraft Fuel). Riguardo all’ATM, la gestione del traffico aereo non ritornarà alla situazione delle estati 2018 e 2019, quando la grave carenza di capacità in alcuni Centri di controllo regionali ha implicato un aumento considerevole dei ritardi. Quest’estate c’è stato un calo significativo del consumo medio di carburante su alcune rotte, con molti miglioramenti: dai tempi di rullaggio inferiori, alle rotte più brevi ai migliori profili verticali. La collaborazione con ENAV ha permesso più di trenta accorciamenti di percorso per fornire traiettorie migliori agli utenti dello spazio aereo durante la crisi da Covid 19 e lo sarà fino ad almeno aprile 2021. La vera sfida è consolidare questa nuova efficienza e farla diventare la nuova normalità. Ipotizzando che i vaccini abbiano successo e vengano usati capillarmente entro l’estate del 2021, stimiamo di ritornare ai livelli di traffico del 2019 verso il 2024-25. Per questo dobbiamo agire adesso, per fare tesoro dell’esperienza di quest’anno. Il Network Manager EUROCONTROL sta operando a stretto contatto con i partner europei proprio su questo aspetto; e con ENAV si sta lavorando per consentire un rafforzamento di capacità durante l’estate del 2021, per perfezionare le previsioni di traffico, i cambiamenti della configurazione dello spazio aereo, e avviare la pianificazione e l’implementazione di azioni di Operational Excellence. Stiamo anche valutando come migliorare le misurazioni, concentrandoci sul consumo complessivo di carburante invece che sull’estensione delle rotte.

 

Come vede il settore aeronautico europeo nel 2030?

Anche nella peggiore delle ipotesi, per allora contiamo di essere ritornati a livelli di traffico del 2019. Quello aeronautico sarà ancora uno dei settori fondamentali dell’economia europea. Comunque assisteremo a dei cambiamenti. Il Sustainable Aviation Fuel sarà sempre più diffuso e potremmo anche iniziare a vedere gli effetti dei velivoli elettrici, almeno per le rotte più brevi. Anche l’ATM si sarà evoluto. In soli dieci anni non mi aspetto certo una rivoluzione, ma consentire agli utenti dello spazio aereo di volare su traiettorie più efficienti sarà sicuramente quello su cui ci si concentrerà sempre di più. Ciò vuol dire che si condivideranno più dati, sia a terra che in volo, e spero che a quel punto avremo iniziato ad adottare alcune di quelle entusiasmanti innovazioni che oggi sono in fase di ricerca o di sviluppo. Siamo impazienti di collaborare ancora di più con ENAV e le altre organizzazioni nell’ambito della New Partnership per accelerare insieme la modernizzazione del sistema ATM europeo. Ci aspettiamo che il Free Route sarà diventato la norma. Altri cambiamenti, come il passaggio verso una tariffa comune, sono praticabili, ma la realizzazione dipende dalla volontà politica. Quest’anno è stato assolutamente anomalo e ha avuto un impatto enorme su tutto il settore del trasporto aereo. Eppure, due aspetti mi fanno essere ottimista sul futuro: il primo fa riferimento alle persone che hanno comunque dimostrato un forte desiderio a viaggiare e il secondo è il modo in cui i colleghi di tutto il settore hanno lavorato insieme per essere pronti alla ripresa, in totale sicurezza, che sicuramente arriverà.