Intervista

La parola a... Benedetto Marasà - Vice Direttore Generale ENAC

Vice Direttore Generale ENAC


[Cleared n°5 - anno XII - Maggio - 2015]

Benedetto Marasa

 

 

La materia dei droni è di estrema attualità, al centro del dibattito a livello globale, europeo e anche nazionale. Cosa sono dal punto di vista normativo i droni o "mezzi aerei a pilotaggio remoto"?

I mezzi aerei a pilotaggi remoto, comunemente detti droni, sono classificati come aeromobili. Secondo quanto previsto dall'art. 743 del Codice della Navigazione, in Italia è l'ENAC con i suoi regolamenti che definisce quali mezzi aerei a pilotaggio remoto per uso civile sono soggetti al regime amministrativo nazionale.


Cosa ha già fatto l'Italia per la regolazione di questa materia e quali passi possiamo aspettarci per il futuro?
Con il Regolamento"Mezzi aerei a pilotaggio remoto" del 16 dicembre 2013, l'ENAC ha dato applicazione alla previsione del codice della Navigazione e ha emanato i requisiti per l'impiego di tali mezzi.

Il regolamento, entrato in vigore dal 30 aprile 2014, soddisfa l'esigenza di regolare un settore in rapida espansione, con innumerevoli possibili applicazioni, e con molte iniziative di costruzione e di impiego già operanti sul territorio nazionale.

Quali sono le aree che devono essere regolate perché i droni possano operare in maniera sicura nello spazio aereo (Safety, Security, Privacy, Airworthiness, etc.)?

L'impiego dei droni per uso civile non deve recare nocumento alle condizioni di sicurezza dello spazio aereo, del territorio e delle persone sorvolate; inoltre deve essere garantita l'assenza di qualsiasi azione di interferenza illecita su beni e persone. Infine deve essere rispettata la privacy di chiunque si trovi nel raggio di azione del mezzo a pilotaggio remoto. Per questi motivi è necessario che, pur considerando la specificità del settore, i mezzi aerei, i sistemi di controllo degli stessi, gli operatori e i piloti che li manovrano rispettino i requisiti che assicurino la loro capacità ad operare secondo i principi sopra esposti.
Il regolamento dell'ENAC dettaglia questi requisiti in modo proporzionale alle caratteristiche dei mezzi, al grado di criticità dell'utilizzazione prevista, ai fattori di rischio derivanti dall'area e dal tipo di impiego.

Quale è il rapporto tra l'autorità di regolazione ed il fornitore di servizi oggi?Come pensa che i rispettivi ruoli evolveranno in funzione delle innovazioni tecnologiche e dei mutamenti istituzionali in corso (SESAR, Single European Sky 2 , BLUE MED, etc.)?

Le prospettive di impiego dei droni in ambito civile sono sempre più sfidanti. È previsto che nel breve-medio periodo i mezzi aerei a pilotaggio remoto possano essere operati negli spazi aerei non segregati e in condizioni BLOS. Questo richiederà un sensibile cambiamento normativo, operativo e culturale nelle autorità di regolazione e nei fornitori di servizi di navigazione aerea. Allargando l'orizzonte all'intero scenario del settore aereo, le iniziative normative in corso, lo sviluppo tecnologico e l'aspettativa di razionalizzazione del sistema di gestione dello spazio aereo fanno si che autorità di regolazione e i fornitori di servizi debbano sempre più lavorare in modo sinergico. Ad esempio, nel contesto territoriale di pertinenza, BLUE MED è un'iniziativa che si sta rivelando come un banco di prova per l'attivazione delle sinergie fra autorità e ANSP dove, pur nel rispetto dei differenti ruoli, si dovranno sempre di più integrare le risorse e le competenze per conseguire l'efficienza organizzativa e operativa e le performance che tutti gli utilizzatori dello spazio e del mezzo aereo si attendono a fronte del previsto sensibile incremento del traffico aereo.