Intervista

La parola a ... Antonio Tajani - Vicepresidente della Commissione europea e Commissario ai Trasporti

Vicepresidente della Commissione europea e Commissario ai Trasporti


[Cleared n°4 - anno VI - aprile 2009]

Il trasporto aereo versa oggi in una condizione di grande fragilità, ed anche per questo è in corso di rinnovamento la nuova infrastruttura ATM con il progetto SESAR. Non pensa che le infrastrutture ATM siano leve strategiche per lo sviluppo economico-sociale del Paese come quelle tradizionali (via terra od acqua) e pertanto anch'esse meritevoli di finanziamenti europei?
Il trasporto aereo è parte integrante della vita quotidiana dei cittadini europei rappresentando un fattore fondamentale di crescita economica. Il trasporto a lunga distanza svolge un ruolo importante nella nostra società e da circa dieci anni l'aviazione ha registrato il tasso più alto di crescita nel campo dei trasporti. Oggi più che mai quindi dobbiamo assicurare che le infrastrutture ATM possano far fronte ad una tale domanda. L'Unione Europea da parte sua ha sviluppato da tempo la politica del "Cielo Unico Europeo" all'interno del quale è progredito il progetto SESAR, per la creazione e l'armonizzazione di un sistema ATM efficiente, sicuro e redditizio. Il programma SESAR costituisce oggi il più vasto progetto relativo all'ATM mai varato in Europa finanziato attraverso la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. La Commissione Europea ha messo a disposizione per questo grande progetto circa 700 milioni di euro confluiti dai vari programmi di R&D and TEN-T destinati alle attività di sviluppo, credendo fortemente che il trasporto aereo sia un elemento importante della politica infrastrutturale europea. Gli obiettivi a medio termine servono chiaramente a stimolare gli investimenti necessari correlati alla fase di spiegamento che partirà nel 2013-2015. Ci si aspetta che il settore del trasporto aereo rimanga alla base un settore finanziato dai privati. Dovranno essere attuati finanziamenti attraverso il prestito, nuovi schemi di finanziamento privato e nuove forme di utilizzo dei sistemi di addebito, così come proposto nel pacchetto SES II. I fornitori del servizio di navigazione aerea, così come i loro clienti, vale a dire le compagnie aeree, dovranno lavorare uno accanto all'altro per trovare soluzioni ottimali. I fondi pubblici possono rappresentare un incentivo importante per questo. Sono inoltre state avviate una serie di considerazioni preliminari sulla necessità di ricorrere o no al supporto finanziario dell'Unione Europea nel contesto della fase di consultazione tuttora in corso correlata al Green Paper circa le future reti di comunicazione di TEN-T.

Quali sono le prospettive del pacchetto legislativo Cielo Unico Europeo II per la realizzazione di un futuro sistema ATM più efficiente per capacità, safety ed impatto ambientale? Ritiene che i progetti Sesar e Blue Med vadano in questo senso? E che ruolo vede per ENAV in questo scenario di sviluppo?
Il proposito del SES è quello di offrire una struttura che sappia far cooperare tutti coloro che sono attivi nel campo aerospaziale europeo, al fine di metterli nella condizione di poter fornire una risposta efficiente al brusco incremento del traffico e che sappia allo stesso tempo mettere in atto degli standard di sicurezza ancora più elevati. Questo è l'ambito nel quale la Commissione ha varato il secondo pacchetto legislativo, al fine di ottimizzare i benefici del Single Sky. Questo pacchetto fornirà benefici concreti a tutti coloro che useranno lo spazio aereo europeo, incluse le aviazioni civile e militare. SESAR, colonna tecnologica portante del SES, è lì per assicurare uno sviluppo sostenibile del trasporto aereo in Europa in un modo sicuro ed efficiente. Gli obiettivi di una tale impresa sono i seguenti: triplicare la crescita in produttività; migliorare la sicurezza secondo un fattore di 10; ridurre del 10% l'impatto ambientale di ogni volo e dimezzare i costi ATM. Il grande impegno della comunità aerea europea rappresenta il fattore chiave del successo per raggiungere questi obiettivi. ENAV è uno degli attori principali del progetto e sta partecipando attivamente dalla fase di definizione. È inoltre un candidato per il "gruppo base" iniziale dei membri appartenenti all'iniziativa congiunta SESAR, responsabile della fase di sviluppo. Con la sua esperienza quale uno dei maggiori fornitori europei del servizio di navigazione aerea, e con le competenze che gli vengono riconosciute, svolgerà un ruolo importante nell'assicurare coerenza tra le fasi di sviluppo e quelle di dispiego dei mezzi di SESAR, così come nella implementazione di Blocchi Funzionali di Spazio Aereo (FAB) nel Mediterraneo centrale e in quello del sud-est con il progetto BLUE MED. Quest'ultimo sarà un mezzo essenziale per raggiungere elevate prestazioni a livelli di efficienza, siano questi di tipo economico, operazionale, ambientale e tecnico, nei settori della sicurezza, della produttività e della efficienza dei voli e anche dei costi.

Come giudica in campo ATM l'attuale modello di integrazione civile-militare adottato nel nostro Paese?
La legislazione del SES, in quanto tale, non comprende le operazioni e le esercitazioni di tipo militare, ma la sua implementazione può avere un qualche impatto sulle forze di questo settore. Una cooperazione efficiente tra il settore civile e quello militare è di vitale importanza per poter assicurare la massima efficienza della rete europea, bilanciando interessi economici e fabbisogni di difesa. Di conseguenza, la comunità militare è coinvolta in tutte le fasi dello sviluppo della sua legislazione, a livello preparatorio, di consultazione e decisionale, creando così una situazione unica nel suo genere in questo ambito all'interno del contesto europeo. L'Italia si trova in una posizione molto avanzata in termini di cooperazione tra settore civile e militare per quanto riguarda il campo della gestione dello spazio aereo. Essendo pienamente attiva nello sviluppo dei sistemi SES e SESAR, e potendo contare su una collaborazione a lungo termine tra le autorità civili e militari, i meccanismi e le strutture dell'aviazione italiana possono fornire all'Europa intera un modello di cooperazione tra il settore civile e quello militare.