Intervista

La parola a... Antonio Cancian - Europarlamentare delegato ai Trasporti Relatore SESAR

Europarlamentare delegato ai Trasporti Relatore SESAR


[Cleared n°4 - anno XI - Aprile - 2014]

La parola a... Antonio Cancian - Europarlamentare delegato ai Trasporti Relatore SESAR

 

Il programma SESAR si appresta ad essere riconfermato dall'Unione europea, con un finanziamento per estenderne l'operatività per il periodo di bilancio 2014-2020. Come si é arrivati a questo accordo?
Il Parlamento si appresta a dare il via libera all'accordo raggiunto con il Consiglio sul cosiddetto Innovation Package, quel pacchetto legislativo che comprende quelle partnership pubbliche-private e pubbliche-pubbliche finanziate attraverso il budget del nuovo programma quadro per la ricerca, Horizon 2020. Tra queste, il rinnovo dell'iniziativa SESAR, a sostegno del progetto per il Single Sky europeo.
Nella consapevolezza dell'importanza strategica di questa iniziativa per l'Unione europea, ma in particolar modo per il nostro Paese, ho chiesto ed ottenuto di essere relatore su questo dossier per il Partito Popolare Europeo sia nella Commissione Trasporti e Turismo sia nella Commissione Industria, Ricerca ed Energia.
Si é trattato di un negoziato non semplice, non tanto a causa delle differenze tra Parlamento e Consiglio, che erano entrambi convinti dell'importanza di finanziare le iniziative proposte ed in particolare SESAR, che ha dimostrato di saper funzionare senza intoppi nel corso della precedente programmazione, ma a causa dei tagli avvenuti al budget complessivo di Horizon 2020, che hanno rischiato di ripercuotersi a cascata su tutte le attività connesse. Credo tuttavia che il risultato finale sia complessivamente soddisfacente.

 

SESAR coinvolge soggetti pubblici e privati. La collaborazione si é rivelata fruttuosa per il nostro Paese?

Dal 2007 ad oggi SESAR ha dato grandi risultati, e questi si stanno ora concretizzando in soluzioni concrete per l'industria dell'aviazione, a cui sono stati forniti strumenti innovativi in tutti i campi in cui essa é coinvolta. SESAR ha così dimostrato che lo schema delle PPP può funzionare, se amministrato e gestito con lungimiranza ed impegno: il coinvolgimento dell'industria attraverso una partecipazione attiva é sicuramente alla base dei successi ottenuti finora.Per il nostro Paese esso ha rappresentato e rappresenta ancora un'enorme opportunità proprio per la possibilità di soggetti importanti, che già costituiscono punte di eccellenza del nostro sistema, come ENAV, di dare il proprio contributo per lo sviluppo di tecnologie condivise, moltiplicando il proprio potenziale.

Ogni Stato membro attualmente ha i propri organismi, i propri enti, le proprie norme che non in tutti i casi godono delle necessarie attenzioni da parte dell'amministrazione pubblica. Si tratta di un sistema complicato e dispendioso, che ha bisogno di essere corretto attraverso una maggiore coordinazione, che sia al tempo stesso efficace ed efficiente. Per rispondere a questa necessità dobbiamo continuare a puntare sul Cielo unico europeo e, quindi, su SESAR.

 

Comincia la fase di deployment dei risultati ottenuti da SESAR. Quali sono le maggiori opportunità ed i maggiori rischi che questa fase comporta?

La fase di deployment che ora inizia costituisce una fase delicata per l'intera iniziativa. Si tratta infatti di applicare i risultati e verificare le positive conseguenze che ci aspettiamo, ed é un passaggio indispensabile per la realizzazione del Single European Sky, la cui attuazione va perciò organizzata con precisione e attenzione. Il trasferimento dalla fase di ricerca e sviluppo a quella successiva é infatti sempre delicata sia dal punto di vista tecnico che, non dimentichiamolo, politico. Bisogna infatti che il quadro normativo non sia di ostacolo, ma anzi garantisca gli strumenti necessari affinché tutto avvenga nel modo più semplice possibile, ad esempio favorendo la diffusione di standard comuni in grado di conformarsi a quelli richiesti da SESAR.

È opportuno, ad esempio, prevedere una sincronizzazione per il deployment degli equipaggiamenti tecnici sul mezzo e a terra. Superfluo dire che anche in questo caso é necessaria una stretta collaborazione, come é avvenuto finora, tra soggetti pubblici e privati. Quando l'implementazione comincerà a dare frutti, quei vantaggi economici e non solo che sono ben chiari a chi si é occupato di questo tema, sia dal punto di vista tecnico e manageriale che dal punto di vista normativo, saranno allora comprensibili anche al grande pubblico, che potrà apprezzarne in pieno i benefici.