FAQ

FAQ

FAQ  Whistleblowing

Il decreto sul whistleblowing si applica a ENAV? 


Si, in continuità rispetto alla previgente normativa, ENAV rientra nel campo applicativo del D. Lgs. 24/2023 di attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 in materia di Whistleblowing.


C'è un'autorità che garantisce la correttezza dei sistemi di whistleblowing?

L'ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) può essere attivata dal whistleblower quando l'azienda non ha attivato il canale di segnalazione interna (anche se obbligatorio) o abbia fondati motivi per ritenere che dalla segnalazione possa derivare un atto di ritorsione o la violazione possa costituire un pericolo imminente per il pubblico interesse. In caso di accertata violazione ANAC informa l’ispettorato nazionale del lavoro e irroga le sanzioni previste (fino a 50mila euro).

Chi può segnalare una violazione? 

Tutti i lavoratori subordinati, collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori autonomi, liberi professionisti, consulenti, volontari, tirocinanti, amministratori e soci.

Quali fattispecie possono essere segnalate dal whistleblower? 

Qualsiasi comportamento, atto o omissione che leda l’interesse pubblico ovvero l'integrità dell'amministrazione pubblica o dell'azienda privata. Le disposizioni del Decreto Whistleblowing non si applicano alle contestazioni, rivendicazioni o richieste legate ad un interesse di carattere personale della persona segnalante che attengono esclusivamente ai propri rapporti individuali di lavoro anche con le figure gerarchicamente sovraordinate.

Chi può essere oggetto di una segnalazione?
Chiunque (sia persone fisiche, sia persone giuridiche).


Devono essere coinvolte le rappresentanze sindacali?
Si, nella fase di attivazione del canale di segnalazione interna. Si tratta tuttavia di una mera fase di esame congiunto che non richiede il raggiungimento di un accordo sindacale.
 

Quali canali bisogna usare per fare la segnalazione?
I canali di segnalazione interna predisposti dall'azienda e gestiti da una funzione specifica, autonoma con personale formato. Il canale preferenziale è quello informatico in quanto garantisce la massima riservatezza e l'efficacia della segnalazione. Sono disponibili anche ulteriori canali quali: linea telefonica dedicata, indirizzo di posta certificata e/o tradizionale.

In quale forma deve essere presentata la segnalazione? 
La segnalazione può essere presentata sia oralmente sia per iscritto. A tale segnalazione segue sempre un avviso di ricevimento entro sette giorni e un riscontro entro 90 giorni da parte del soggetto preposto alla gestione della segnalazione.


Quali tutele sono previste per il segnalante? 

  • l'identità del segnalante e qualsiasi altra informazione da cui può evincersi, direttamente o indirettamente, tale identità non possono essere rivelate, senza il suo consenso espresso;
  • qualsiasi atto ritorsivo nei confronti del segnalante è da considerarsi nullo;
  • è istituito presso l’ANAC l’elenco degli enti del Terzo settore che forniscono ai segnalanti misure di sostegno quali: informazioni, assistenza e consulenze a titolo gratuito;
  • limitazioni di responsabilità in caso di rivelazione di informazioni coperte da obbligo di segreto, a tutela del diritto d’autore ovvero alla protezione dei dati personali.

Sono ammesse segnalazioni anonime?

Il Gruppo ENAV ammette sia segnalazioni nominative, sia segnalazioni anonime, e la piattaforma informatica consente sia l’una che l’altra modalità di segnalazione. Chiaramente le tutele sono applicabili solo ai segnalanti che hanno rivelato (anche in seguito alla prima interlocuzione) le proprie generalità che rimarrebbero ad ogni modo riservate e confidenziali.


Quando entra in vigore il decreto?
 Il Dlgs 24/2023 per ENAV entra in vigore il 15 luglio 2023 in quanto azienda con 250 dipendenti o più.