Intervista

La parola a... Sergio Martes

Rappresentante italiano permanente presso l'ICAO (International Civil Aviation Organization)

[Cleared n°6 - anno XX - giugno 2023]

La parola a... Sergio Martes

Lei è stato appena nominato come rappresentante italiano permanente presso l’ICAO. Rispetto alle altre assegnazioni all’estero, ricordiamo che Lei è stato a Friburgo, a Kiev, a Sidney, in Nicaragua, quale specificità ha questo incarico?

Credo che ognuno dei nostri incarichi abbia una sua peculiarità, vuoi per il Paese di servizio, vuoi per la tipologia di lavoro, vuoi per il periodo storico in cui viene svolto. In altri termini, non è lo stesso servire a Kiev o a Managua, a mero titolo d’esempio, in tempi di pacifica transizione politica oppure in frangenti ben più turbolenti...

Tanto premesso, l’ICAO credo sia una fantastica destinazione, ove il contesto multilaterale, che ho avuto già la fortuna di affrontare al MAECI (Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale) a Roma, alla Direzione Generale per l’Unione Europea, possa essere approcciato in termini tanto politici, per portare avanti gli obiettivi più generali di politica estera del nostro Paese, quanto di approfondimento tecnico, con l’indispensabile collaborazione degli Enti italiani preposti.

È la prima volta che viene indicato dal Governo un rappresentante dedicato all’interno dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile. Cosa rappresenta per l’aviazione italiana questa scelta del MAECI?

Credo sia un segnale importante, e spero di non deludere le aspettative che inevitabilmente ciò può’ creare! Ritengo sia inoltre importante interpretare questa novità non come un punto di arrivo, quanto di partenza: a prescindere infatti dall’impegno personale che potrò mettere nel nuovo incarico, sarà solo tramite il gioco di squadra che risulterà possibile raggiungere gli obiettivi di varia natura che ci prefiggeremo. Se ciò avverrà, credo si potrà innescare un circolo virtuoso di buoni risultati, rinnovata attenzione delle Istituzioni, ulteriore rafforzamento della struttura, con positive ricadute per tutto il sistema.

Quali sono a suo avviso le priorità che dovrà affrontare, una volta insediato?

Vi sono certamente alcuni nodi importanti che nei prossimi anni sarà necessario affrontare, quali il mantenimento del nostro Status all’interno dell’ICAO, o tematiche orizzontali quali quella ambientale. Ma più che indicare priorità, mi piace qui immaginare un metodo di lavoro che possa applicarsi alle diverse situazioni che si verranno inevitabilmente a creare in questi quattro anni di servizio, tanto quotidiane quanto, eventualmente, emergenziali. Ed è un metodo assolutamente collaborativo, di piena condivisione e circolazione delle informazioni, in primis a supporto del Sistema Italia nel suo complesso e nelle sue singole componenti industriali ed infrastrutturali, e quindi come attori consapevoli e partecipativi di un sistema internazionale funzionante, con regole e procedure efficaci. Può forse sembrare retorica, ma per parte mia non riesco veramente ad immaginare un modo differente per avvicinarmi a questo nuovo incarico!

 

La parola a... Sergio Martes