Intervista

La parola a... Maura Bernabei

Dirigente Scolastico I.T. Aeronautico "Francesco Baracca" Forlì

[Cleared n°3 - anno XX - marzo 2023]

La parola a... Maura Bernabei

Prof.ssa Bernabei, Lei è Preside (scusi, Dirigente Scolastico) di uno degli istituti più rinomati in Italia per la formazione di specialisti nel settore aeronautico. La collaborazione con ENAV ha da anni risvolti di assoluto valore. Vede nei “suoi ragazzi” interesse rispetto alle diverse professionalità su cui ENAV sta investendo?

L’Istituto Aeronautico “Francesco Baracca” di Forlì è uno dei tre istituti statali a vocazione totalmente aeronautica presente sul territorio nazionale e la sua nascita oramai data a circa 55 anni fa. È anche quello che ha nel nome stesso l’emblema dell’aeronautica italiana e   da questo punto di vista può essere ritenuto emblema della tradizione e della passione per il volo in Italia. Le nostre studentesse ed i nostri studenti provengono da ogni regione del Paese e persino da fuori Italia, richiamati anche dall’essere   l’unico Istituto presente all’interno di un polo aeronautico di eccellenza come quello di Forlì. Avere al suo interno anche il Training Center ENAV, la cui sede è situata di fronte il nostro ingresso principale è un ulteriore orgoglio. L’essere così contigui, anche fisicamente, ha da tempo creato un rapporto di profonda collaborazione: i nostri ragazzi trovano accoglienza all’interno della struttura di ENAV   per alcune delle attività e percorsi necessari alle competenze trasversali e all’orientamento (PCTO) che stanno avendo maggior successo. Viceversa, molti tra i professionisti che lavorano al Training Center e   nei vari centri di controllo sul territorio, sono ex studenti del Baracca e il riprendere “contatto umano” con il loro   li rende parte di un sentire comune. Il valore aggiunto di queste esperienze formative, a forte carattere orientativo, genera nei ragazzi grande interesse: una figura come quella del controllore del traffico aereo non è di immediato “impatto emotivo” quando si è molto giovani, e ancor di più altre come quella dell’operatore del servizio informazioni volo e dell’osservatore meteo, ma basta a volte un’esperienza di pochi giorni perché l’interesse e l’entusiasmo giovanile si attivino in modo spontaneo e diano motivazioni inaspettate.

Percepisce anche Lei, come molti, un sensibile entusiasmo per il settore aeronautico?

I recenti anni di emergenza pandemica hanno avuto ripercussioni negative su molti settori e, indubbiamente, il settore aeronautico ha vissuto un periodo difficile nel biennio 2020-‘21. Da tale situazione di criticità si sta, tuttavia, rapidamente risorgendo. Se penso al solo fatto che nell’ultimo ventennio il volume di traffico passeggeri è quasi triplicato nonostante il periodo sia stato gravato, ancor prima della pandemia, da due forti crisi come quelle terroristica del 2001 ed economica del 2008 non posso che essere fortemente fiduciosa. Dunque, l’entusiasmo c’è ed è ben visibile e ne ho, nella mia parte, una prova tangibile: le iscrizioni nel nostro Istituto stanno mostrando una sensibile crescita, segno che per ragazzi e famiglie il sogno dei cieli è vivo e non accenna ad affievolirsi. D’altra parte, l’aeronautica ha rappresentato, dal primo volo dei fratelli Wright in poi, una finestra sul nostro futuro: chiudere questa finestra significa smettere di pensare al nostro domani.

Pochi giorni fa si è peraltro festeggiato il centenario dell’Aeronautica Militare. Come si è preparato il Suo Istituto a questo evento?

L’Istituto “Baracca” è stato coinvolto nei festeggiamenti del centenario sin dall’inizio delle celebrazioni. L’Aeronautica Militare ci ha consentito, da circa un anno, di partecipare a molti degli eventi da loro organizzati, ospitandoci nelle basi militari, invitandoci a convegni, e permettendo a molti dei nostri studenti di partecipare al Corso di cultura aeronautica tenuto a Forlì dal 60° Stormo. Il succedersi delle opportunità è culminato, nella settimana dal 20 al 24 marzo, nella gara nazionale degli istituti aeronautici ad indirizzo “conduzione del mezzo aereo” che si è intersecata, proprio a ridosso della data del centenario, con eventi dedicati dall’Aeronautica Militare al mondo della formazione.

Prof, ma per riuscire in questo settore serve la “vocazione” verso il cielo?

Per riuscire in questo settore servono passione, tenacia, forza di volontà e grande impegno. E queste non sono cose che si trovano facilmente, bisogna averle dentro. È opportuno che io ricordi che con la riforma della scuola secondaria del 2010 gli istituti aeronautici, altamente specializzati ma forse un po' rinchiusi in sé stessi, si sono aperti a quei segmenti di formazione di cui il mondo lavorativo nell’ambito del trasporto aereo necessitava, primo tra tutti la logistica. Ciò significa che la vocazione verso il cielo, pur essendo ancora largamente preponderante, non è la sola che i nostri ragazzi possono coltivare se vogliono rimanere a contatto con il mondo degli aerei.   Il percorso umano e formativo che intraprendono è impegnativo e, senza una vera “vocazione”, sarebbe difficile da compiere. Noi cerchiamo di alimentare questa passione e soprattutto, continueremo a farlo.

 

 

La parola a... Maura Bernabei