Intervista

La parola a... Gianluca Del Pinto

Presidente ANACNA (Associazione Nazionale degli Assistenti e Controllori della Navigazione Aerea)

[Cleared n°9 - anno XIX - ottobre 2022]

La parola a... Gianluca Del Pinto

L’ANACNA è l’associazione professionale italiana degli operatori dei servizi del traffico aereo, può dirci quali sono le attività principali che svolge e gli scopi che si prefigge l’organizzazione di cui Lei è il Presidente?

ANACNA ha lo scopo di promuovere, in collaborazione con tutti gli organismi interessati alla gestione del traffico aereo, la safety della navigazione aerea e l’aggiornamento tecnico-professionale di tutto il personale che fornisce i servizi ANS. Nelle more di un imprescindibile dialogo operativo, presentiamo proposte e suggerimenti per la soluzione di problematiche concernenti l’ambiente operativo a tutti gli stakeholders aeronautici, sia nazionali che internazionali. Proponiamo provvedimenti, prestando tutta la possibile assistenza e presenza, in tutte le sedi nelle quali vengono definiti gli status giuridici e sociali inerenti l'esercizio dell'attività relativa ai servizi del traffico aereo. Facilitiamo l’acquisizione di know-how facendo partecipare gli associati a molti progetti SESAR, sotto forma di simulazioni pratiche in vari ambienti operativi e di stesura di materiale tecnico-legislativo.

Lei è stato nominato recentemente Presidente dell’Associazione Nazionale Assistenti e Controllori del Traffico Aereo, quali sono le prospettive future e le priorità dell’organizzazione, alla luce dei 100 anni di storia di controllo del traffico aereo che ricorrono quest’anno?

Viviamo un’epoca di forti mutamenti, così che prospettive e priorità sono già al momento innumerevoli, vicendevoli ed interconnesse al rapporto uomo-macchina. L’associazione dovrà esserne testimone e soggetto attivo, intercettando e sostenendo i principali trend di sviluppo che più valorizzano il fattore umano. Per una tutela omnicomprensiva, senza soluzione di continuità, per tutti gli operatori.

Come si evolverà il controllo del traffico aereo nei prossimi 100 anni? L’elemento umano sarà sempre al centro delle strategie decisionali ATC, oppure avremo grandi macchine che occuperanno un ruolo pari a quello umano?

La contrazione numerica del personale, a seguito di un trend mondiale iniziato negli anni ’90 del XX secolo, renderà gli operatori sempre più centrali alle logiche operative del settore.

Stante infatti gli sviluppi negli ambiti della digitalizzazione, della remotizzazione e dell’intelligenza artificiale, la distanza tra la cognizione umana e le macchine non è al momento colmabile. Il sistema resterà umano-centrico, con le macchine a svolgere funzioni di basso livello computazionale. Perché dovrà sempre essere il fattore umano a gestire la performance, mai il contrario. È pacifico però che muteranno alcuni equilibri, così che per il 2050 si potrà pensare di avere un agente intelligente artificiale come CTA PLN.

Il traffico aereo ha subito in questi ultimi anni a causa della pandemia un contraccolpo notevole. La ripartenza cui assistiamo oggi ha lasciato indietro qualcuno oppure la ripresa è generalizzata in tutti i paesi e riporterà tutti al livello di prima?

La ripresa è adesso generalizzata ma tenendo presente i valori dai quali si ripartiva, quelli cioè prossimi allo zero successivi al lockdown duro del 2020, non tutti potrebbero tornare ai livelli di prima. Occorre pertanto, sin d‘ora, una pianificazione di lungo periodo e importanti investimenti valorizzativi sul re-skilling e upskilling del personale. E in un’ottica di sviluppo resiliente occorrerà sempre considerare possibili nuovi sommovimenti sociali, mutamenti relativi agli schemi di tassazione sinora impiegati e liberalizzazioni dei servizi di controllo del traffico aereo. Occorre investire nei periodi di crisi per essere pronti ad intercettare la nuova domanda.

La parola a... Gianluca Del Pinto