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ENAV partecipa al Cyber Security Summit 2015

Si è svolta a Roma l'edizione 2015 del Cyber Security Summit dedicata al tema ''Smart Defence: gestire, mitigare e contrastare il rischio Cyber per la Resiliency e la protezione delle Infrastrutture''.

Roma, 20 maggio 2015 - Si è svolta a Roma l'edizione 2015 del Cyber Security Summit dedicata al tema ''Smart Defence: gestire, mitigare e contrastare il rischio Cyber per la Resiliency e la protezione delle Infrastrutture''.

 

La tavola rotonda, cui ha partecipato il responsabile Security ENAV, Francesco Di Maio assieme ai rappresentanti di reti e sistemi, anch'essi infrastrutture critiche, è stato un momento di approfondimento sulla consapevolezza del livello di responsabilità nelle organizzazioni, la comprensione dell'efficacia e dell'effettività del più volte dichiarato principio di ''partenariato pubblico-privato'' e l'individuazione di possibili scenari di evoluzione del modello, anche alla luce di alcuni significativi provvedimenti normativi, inquadrati nel cosiddetto ''Quadro Strategico per la sicurezza dello spazio cibernetico nazionale'' e nel contesto geopolitico internazionale, che vede l'Italia in una posizione di rilievo nei diversi scacchieri attivi.

 

''La natura del rischio cyber - ha esordito Di Maio - non è solo la capacità dell'avversario di impossessarsi di informazioni privilegiate, ma più in generale si riconnette alla doverosità di preservare la capacità e la continuità di servizio delle infrastrutture critiche, ossia di quelle entità la cui perdita o grave danneggiamento può incidere sulla società, sull'economia, sul benessere delle popolazioni e sulla stessa continuità di governo''.

 

Di Maio ha proseguito sottolineando che il dibattito sulle  infrastrutture critiche è dominato dalle cosiddette ''interdipendenze'', in un mondo nel quale l'intera società fonda il suo sviluppo sulla disponibilità, integrità e riservatezza delle informazioni: grandi reti di telecomunicazioni, i sistemi di produzione e dispacciamento dell'energia elettrica, i servizi essenziali per i trasporti, la tutela della salute ed i servizi finanziari sono tra di loro interconnessi, per modo che la distruzione o la menomazione di uno di essi ha effetti ''domino'' sugli altri.

 

''I gestori delle infrastrutture critiche - ed ENAV è una infrastruttura critica - hanno uno specifico dovere - ha concluso Di Maio - presidiato da leggi generali e specifiche di settore, di prevenire eventi distruttivi o incisivi della capacità di servizio, sia da eventi dolosi che da fatti colposi o anche da fenomeni naturali prevedibili con l'ordinaria diligenza e questa ''posizione di garanzia'', che incombe sui soggetti titolari del potere direzionale, ma anche sui singoli che partecipano al ''ciclo del valore dell'infrastruttura critica'' è tanto più forte, quanto più rilevanti sono gli interessi coinvolti dalla  fornitura del servizio. Si pensi proprio alla ragione stessa dell'esistenza di ENAV, intesa ad assicurare la sicurezza, l'efficienza e la regolarità del trasporto aereo, dove sono implicati valori di rilievo costituzionale come la vita e l'incolumità delle persone, in volo a terra e per la quale ''l'attività di fornitura dei servizi della navigazione aerea implica l'esercizio di pubblici poteri'', come ricordato dai regolamenti sul Cielo Unico Europeo''.