Intervista

La parola a... Mario Fagotti - Vice Presidente Assaeroporti

Vice Presidente Assaeroporti


[Cleared n°3 - anno VII - marzo 2010]

Laureato presso l'Università Statale di Pisa nel 1972 in Ingegneria Civile - Sezione Trasporti è Presidente della S.A.S.E. S.p.A., la Società di gestione dell'Aeroporto di S. Egidio di Perugia. Ricopre attualmente la carica di Vice Presidente di Assaeroporti.

Qual è la situazione del sistema aeroportuale nazionale e quali sono gli investimenti previsti nelle infrastrutture aeroportuali nel prossimo futuro?
E' un bene ed è una novità sostanziale che si parli di sistema e non di singoli aeroporti. Perché è in questa ottica che vanno lette le prospettive e anche le problematiche di sviluppo. Ed è in questa ottica che il sistema aeroportuale italiano è alla vigilia di grandi sfide che riguardano sia gli investimenti, sia la possibilità di imprimere una svolta qualitativa e quantitativa al servizio che sono chiamati a garantire nei confronti del passeggero.

Razionalizzazione ed ammodernamento aeroportuale; quali sono le strategie per il raggiungimento di tali obbiettivi?
La prima strategia è rappresentata oggi da un cambio di punto di vista: gli aeroporti collocano il passeggero, la sua domanda di sicurezza, efficienza e affidabilità, al centro di tutti i programmi. Tenendo ben presenti questi obiettivi verranno compiute anche le scelte prioritarie in termini di investimenti.

Ritiene migliorabile il coordinamento tra i vari soggetti aeroportuali? E con ENAV?
Ci sono sempre margini di miglioramento. E se verranno confermate le previsioni di ripresa del traffico aereo su un bacino di mercato quale quello italiano, caratterizzato da potenzialità inespresse, la collaborazione con tutti i soggetti che interagiscono sulla filiera settoriale dovrà essere più efficace e intensa.

Traffico aereo e Aeroporti sono due aspetti indissolubilmente legati nella catena del Trasporto; quali sono gli aspetti critici da risolvere secondo lei per migliorare la qualità del servizio?
Indubbiamente le attuali sfide del traffico aereo richiedono un sempre maggiore coordinamento ed una integrazione funzionale stretta fra i tre protagonisti, che sono gli aeroporti, i carrier ed i controllori del traffico. Solo da un coordinamento che renda sempre più efficienti le specifiche caratteristiche e le funzioni di questi tre player potranno essere raggiunti i risultati che tutti, specie gli utenti del trasporto aereo, auspicano. Il tutto in un mercato regolato da un soggetto autoritativo super-partes.

Ritiene strategico il ruolo degli aeroporti nell'ambito dei processi in atto a livello europeo (es.SESAR)?
Si parla di Single European Sky ATM Research, ovvero di uno strumento essenziale di coordinamento e di razionalizzazione nel management degli spazi aerei. Il fatto che SESAR sia frutto di un'esigenza reale e cogente posta dal Single European Sky, rappresenta di per sé una risposta. Una risposta che affonda le radici in una considerazione di fondo: i margini per uno sviluppo tecnologico in questo settore esistono tutti e passano ancora una volta attraverso un coordinamento che non significa assolutamente centralizzazione globale di tutte le funzioni in un unico ente a livello europeo.