Intervista

La parola... Carlo Borgomeo

Presidente Assaeroporti

[Cleared n°8 - anno XVIII - settembre 2021]

Borgomeo

Il trasporto aereo è stato duramente colpito dalla pandemia da Covid-19. Quali secondo Lei sono le priorità degli aeroporti dopo la pandemia?

I numeri della crisi che ha colpito i gestori aeroportuali sono ampiamente noti: da marzo 2020, perdita di fatturato superiore a 3 miliardi di euro e danni complessivi dovuti al Covid-19 superiori al miliardo e mezzo di euro; caduta verticale del numero dei passeggeri (-83% nei primi 12 mesi dall’insorgere della pandemia rispetto ai dodici mesi precedenti); incomprimibilità di molti costi e oneri aggiuntivi connessi all’emergenza sanitaria. Nonostante questi numeri, la sicurezza del trasporto aereo e la centralità del passeggero sono stati e restano elementi imprescindibili dell’intero comparto. La risposta immediata ed efficace che abbiamo saputo dare all’emergenza pandemica, con la pronta attuazione di complessi protocolli sanitari, ha contribuito a ridare fiducia al passeggero. Prova ne è che la scorsa estate il traffico aereo nazionale ha registrato numeri superiori a quelli del 2019. Manca ancora, però, una fetta enorme del nostro mercato: dobbiamo recuperare i collegamenti internazionali e ripristinare in pieno la connettività aerea, per collegare e rendere accessibili interi territori.

11 settembre e Covid 19, due eventi straordinari per il trasporto aereo. Che differenza tra i due avvenimenti e quali debolezze del sistema hanno evidenziato?

Secondo alcuni esperti del settore l’attuale crisi non è, sostanzialmente, diversa da quella conseguita agli attentati terroristi alle Torri gemelle del settembre 2001, quando la gente cominciò ad avere paura di volare, vi fu una repentina e drastica contrazione del mercato del trasporto aereo e molte compagnie aeree entrarono in crisi (in Europa Sabena e Swissair fallirono). Il Governo americano, per sostenere il settore, intervenne a favore delle proprie compagnie aeree con una “iniezione” di liquidità di oltre 5 miliardi di dollari. È evidente che le dimensioni dei due eventi e il relativo impatto non sono paragonabili: peraltro l’Amministrazione Biden ha appena stanziato 25 miliardi di dollari per il settore aeroportuale, di cui 8 a fondo perduto già in erogazione, per far fronte alla crisi indotta dalla pandemia. Purtroppo, la risposta europea non va nella stessa direzione di quella degli USA, anzi, vi sono miopi spinte, a livello di Commissione, tese ad ostacolare la ripresa del settore aereo. Per superare questo gap dobbiamo portare avanti, anche con la collaborazione di ACI Europe, una forte operazione nei confronti degli stakeholders e della pubblica opinione e sollecitare un maggiore coordinamento a livello europeo ed internazionale.

Qual è il futuro degli aeroporti italiani e quali sfide vi attendono, anche alla luce del vostro Piano Triennale su questioni quali sostenibilità, digitalizzazione e intermodalità?

Sostenibilità, digitalizzazione ed intermodalità sono le tre chiavi fondamentali dello sviluppo del sistema aeroportuale italiano: da anni gli aeroporti sono impegnati in questa direzione e oggi dobbiamo accelerare l’attuazione di programmi in tali direzioni...Il futuro sarà sempre più smart e green: pensiamo, ad esempio, alla seamless experience del passeggero, ai sistemi di logistica integrata per le merci, ai Sustainable Aviation Fuels, ai servizi di Urban Air Mobility e molto altro. Ovviamente, sarà fondamentale sviluppare l’intermodalità, migliorare l’accessibilità alle infrastrutture aeroportuali e promuovere la sinergia tra operatori.

Assaeroporti ed ENAV sono legate da sempre da buoni rapporti di collaborazione: cosa possiamo migliorare per efficientare maggiormente il sistema del trasporto aereo?

Mi auguro che la proficua collaborazione che da anni lega ENAV e Assaeroporti prosegua e si intensifichi nel prossimo futuro, stanti le grandi sfide che siamo chiamati ad affrontare. Sono certo che torneremo presto ad occuparci insieme della questione della saturazione dei cieli e delle infrastrutture di terra. Siamo chiamati ad attuare un importante processo di efficientamento del nostro settore a 360° e, da questo punto di vista, l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione potranno favorire un migliore utilizzo della capacità che abbiamo a disposizione, in linea con gli indirizzi dettati a livello europeo.

Il sistema aeroportuale è una risorsa strategica di primaria importanza per il Paese, capace di generare importanti ritorni sul piano economico e sociale; come promuovere il nostro settore?

Oggi assistiamo ad una sottovalutazione del ruolo del trasporto aereo dal punto di vista economico e sociale del Paese. Noi lo sappiamo, ma quanti italiani sanno che rappresentiamo il 3,6 del PIL, che diamo lavoro a 150 mila diretti ed a circa 880 mila indiretti? Quanti sanno davvero che il trasporto aereo è il mezzo di trasporto nettamente più sicuro? Quanti sono consapevoli dell’enorme potenziale in termini sociali, culturali di integrazione tra i popoli, che esprime il trasporto aereo?Dobbiamo vincere le resistenze di chi oggi ci vede con sfavore. Sarà sempre più forte l’impegno di Assaeroporti in questa direzione, partendo dai risultati già raggiunti e dagli obiettivi concreti che ci siamo posti.