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BERGAMO
ORIO AL SERIO
NELL’OCCHIO DEL
CICLONE COVID
di Francesco Piludu responsabile Orio al Serio Airport ENAV
difficile raccontare dall’“epicentro sono stati i più difficili per noi perché pur di quello che stavamo vivendo. I numeri ri-
del contagio” il momento che stiamo nell’evidenza di come la vita sociale si fos- manevano invariati e i passeggeri sempre
È vivendo, quando tutto ormai è diven- se rallentata, l’aeroporto continuava a presenti, mentre in ognuno di noi cresce-
tato un’emergenza nazionale, nell’emer- viaggiare come se niente fosse accaduto. va il disagio quando dalla città, come un
genza mondiale. Alcuni di noi cominciavano a porsi delle do- tragico continuo tam tam, pervenivano le
Lo è soprattutto perché soltanto due mesi mande angoscianti in una atmosfera che drammatiche informazioni di quello che
fa avevamo riportato il successo di que- diveniva via via più pesante, a motivo delle stava accadendo negli ospedali della pro-
sto piccolo grande aeroporto elencando notizie giunte dalla città che testimonia- vincia. Il gigante ha così incominciato ad
i record raggiunti nel 2019 e raccontando vano l’insorgere dei primi focolai in alcuni indebolirsi prima e ad inginocchiarsi poi
di un’estate da favola. Dal 22 febbraio per comuni limitrofi. La situazione è andata quando, a seguito di una situazione sem-
i residenti della Lombardia è iniziata una sempre più peggiorando: i primi contagi pre più di emergenza, le autorità regionali
vita nuova, nell’incredulità di affrontare le all’interno del personale aeroportuale, le e nazionali hanno imposto lo stop prima
prime restrizioni emesse per contrastare riunioni con Enac e Sanità aerea, i primi alla Lombardia e poi all’Italia intera. Da
la scoperta del primo focolaio di Codogno. contatti con ENAV Sede centrale, ma il gi- qui i contatti più stringenti con Operations
I primi giorni della settimana successiva gante aeroportuale sembrava non risentire per affrontare l’emergenza anche nel no-
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